domenica 14 ottobre 2012

"E' una cosa riservata agli studenti meritevoli. Ho pensato a Giuseppe e Francesca"
Io non sono abbastanza meritevole. Io non sono meritevole. Io non sono.

"Ti vedo meglio. Sei in forma"
Io sono in forma. Io sono ingrassata. Io sono forse normopeso. Io sono.



Le persone ti uccidono, e non se ne rendono conto.
Ti lasciano una vita senza senso, e non se ne rendono conto.

Pensano, lei è forte. E' stata stupida, voleva dimagrire, era uno scheletro, ma ha sconfitto questa malattia, questa stupida ossessione. Forse non è tanto stupida.
Ora ha un fidanzato, ora ride.
Io sono dipendente, io prendo solo degli psicofarmaci.

Io ho lottato. Ma non ho sconfitto proprio nulla.
Ho lottato per restarci incatenata, a questa ossessione.
Ho lottato per essere la migliore. per raggiungere la perfezione. per sentirmi all'altezza. per dimostrare le mie capacità. per dimostrare che io non sono come gli altri. io posso controllare il mio istinto. io posso scegliere. i posso vivere senza mangiare. senza amici. senza uscire. io posso nutrirmi di libri, e sapienza. di tè e aceto.
Ho lottato e non ce l'ho fatta.
Il 41,5 si è trasformato in un 46, poi in un 48 ed infine in un 50.
Pensavo di essere sopravvissuta, comunque.
Di aver dimostrato la mia presunta forza. la mia grandezza intellettuale.
Eppure non sono abbastanza meritevole. non sono ABBASTANZA.

Niente fisico modello, niente mente modello.
Niente.

Ho solo mandato a puttane i miei sforzi, la stima per me stessa, la mia salute mentale.
Ho messo la scuola prima di tutto. del mio aspetto.
Ho accettato di guardarmi con sdegno allo specchio per avere le forze per studiare 5 ore al giorno.
Ho accettato di ingrassare per non far preoccupare nessuno. Mia sorella, i miei, il mio fidanzato.
Ho accettato di non essere.
Di essere per gli altri.

Ma nessuno se ne accorge.
E non basta "la pillola della felicità" a cancellare tutto questo. a rendermi felice, dentro.
Posso ridere, posso chiacchierare.
Ma ogni giorno che passa un pezzo di me mi abbandona.
Abbandona la vita.

E gli ultimi brandelli rimasti non fanno altro che aspettare il giorno in cui la fine sarà vicina.
In cui sarò ABBASTANZA capace anche di questo.

Sarò io ad abbandonare gli altri.
Nessuno più potrà lasciarmi sola.
Nell'altro mondo probabilmente non c'è nessuno.